La Negative SEO si sta rivelando sempre più un problema. Chi si occupa di posizionamento siti web sa che i siti possono essere danneggiati tramite l’aggiunta di link di bassa qualità; oggi i vostri concorrenti hanno molte più possibilità per danneggiare il vostro posizionamento su Google.
Che cos’è la “Negative SEO”?
“Negative SEO” è una definizione che sottende l’insieme delle pratiche volte a mettere in atto un’insieme sistematico di azioni, finalizzate a peggiorare il posizionamento delle pagine web di un sito su Google. Ha iniziato a verificarsi dopo l’aggiornamento di Google Penguin, quando divenne noto che Google avrebbe applicato sanzioni per i link manipolativi. Alcuni iniziarono ad implementare una rete di backlink innaturali verso i siti dei concorrenti, al solo scopo di innescare sanzioni da parte di Google verso tali siti. Fortunatamente, esistono alcuni strumenti che possono contrastare questi collegamenti e rimuovere questi link dannosi.
L’evoluzione della “Negative SEO”: simulare una cattiva “User experience“.
Qual è l’evoluzione della “Negative SEO” a cui stiamo assistendo e che potrebbe svilupparsi ulteriormente in futuro? Bartosz Góralewicz dalla Polonia ha scoperto alcune cose che i vostri concorrenti possono fare per danneggiare il posizionamento del vostro sito. Simulando una “User Experience” negativa, è riuscito a danneggiare il posizionamento di una delle sue pagine web che precedentemente risultavano meglio posizionate (posizione 1 e 2 nella SERP). Ha creato un bot che ricercava le keywords su Google e cliccava a caso nei risultati, tranne che sul suo sito web, riducendo così in maniera massiccia il “click-through-rate” del sito. Nel giro di pochi giorni il posizionamento della sua pagina web è crollato. Durante il test, ha monitorato strettamente altri fattori, in modo da avere la certezza che la visibilità persa non fosse stata causata da qualche altro fattore estraneo.
Cosa possiamo fare per fronteggiare tutto cio?
Per essere certi che il nostro sito web non sia vittima di un attacco di “Negative SEO”, è essenziale fare quanto segue:
- Monitorare regolarmente il posizionamento del nostro sito web; Altrimenti, potrebbe essere già troppo tardi agire nel momento in cui notiamo che i cambiamenti sono già avvenuti
- Monitorare i backlink che puntano al sito Esistono strumenti appositi che permettono di individuare i link negativi che vengono collegati al nostro sito web
- Avere la certezza che l’ottimizzazione “onsite” delle pagine web è realizzata “a regola d’arte” Eseguire un “check” del sito, avvalendosi delle tecniche migliori in questo campo, è di estremo aiuto in questo senso
- Evitare contenuti duplicati o ridondanti. Molti siti hanno problemi di questo tipo, principalmente dovuti, ad esempio, alle numerose varianti di colore, di dimensione o modello dei prodotti. Se non si utilizzano alcune tecniche, come l’ottimizzazione del file robots.txt, i motori di ricerca potrebbero erroneamente interpretare tali contenuti duplicandoli, indicizzando diverse varianti della stessa pagina.
In tutti i casi, un audit completo del sito, se eseguito correttamente ed approfonditamente, contribuisce appieno alla risoluzione di tali problematiche; anche se, va detto, purtroppo non sempre le tempistiche per giungere ad una soluzione positiva sono ridotte.